
il progetto
“Ato Wines” è un progetto nato dal mio amore per la natura e la sua trasformazione alchemica: il vino.
È una passione sviluppata durante la mia fanciullezza, giocando tra le vigne, arrampicandomi sulle vasche in cantina e lavorando in ogni campo, in ogni angolo dell’azienda vitivinicola biodinamica della mia famiglia.
Dopo aver concluso gli studi è quasi arrivato naturalmente, quasi un passo inevitabile, questo progetto coinvolgente, creativo e originale.
Hanno bussato alla mia porta per essere creati, scolpiti, coccolati gli “Ato Wines”.
Sono vini naturali, ma certificati biologici perché amo vini puliti, biodinamici perché amo la terra e vegani perché amo gli animali.
Da un contenuto così speciale doveva nascere una forma altrettanto unica.
Allora, su bottiglie scure, minimaliste, nude sono apparse etichette colorate, dinamiche, molto personali.
L’obbiettivo del marchio “Ato Wines”? Dare al mondo dei vini puliti, sani, naturali, crudi, ma di qualità molto alta.
la biodinamica
L’Azienda, situata nel Comune di Tassarolo, nel cuore del Gavi, possiede 20 ettari di vigneto che circondano la cantina. Le varietà coltivate sono Cortese di Gavi, Barbera e Cabernet Sauvignon. Nel 2006 l’azienda ha cominciato a praticare l’agricoltura biodinamica. Le pratiche di agricoltura biodinamica furono per la prima volta teorizzate da Rudolf Steiner nel 1924 in risposta alla richiesta del Conte Keyserlink e dei suoi contadini che lamentavano l’erosione del suolo e prodotti di scarsa qualità.
Questo tipo di agricoltura, che si basa sulla qualità del suolo e l’equilibrio della pianta, in pratica prevede il sovescio, i preparati biodinamici – come il cornoletame e il cornosilice – il cumulo biodinamico e i macerati di piante.
Chiaramente non fa mai uso di diserbanti, sostanze chimiche, o prodotti sistemici che entrano nel ciclo delle piante.


la cantina
In cantina, la tecnologia e la Biodinamica si armonizzano per eliminare l’uso convenzionale/tradizionale di agenti chimici, pur mantenendo alti risultati organolettici.
Dopo la vendemmia manuale, in piccole cassette forate, a coadiuvare l’intervento molto discreto dell’uomo, si osserva un processo semplice che si avvale di vasche in acciaio inossidabile e di anfora sferiche di terra cotta, create a mano, apposta per noi, in Toscana.
Un posto di primaria importanza, in cantina, è lasciato, durante ogni vendemmia, alla sperimentazione perché, sperimentando, si comprende, si scopre e si va avanti. È infatti dalla sperimentazione che sono nati gli ATO WINES.
i vini senza solfiti aggiunti
La produzione di vini senza solfiti è cominciata nel 2007, perché lavorando in cantina e usando, come tutte le cantine del mondo, la solforosa (cioè i solfiti) in ogni sua forma, non si riusciva più a respirare. Ci siamo quindi informati e abbiamo capito che fosse una sostanza chimica molto potente e sicuramente non salutare se ingerita o respirata, come è scritto anche sulle indicazioni del produttore. Non solo, ma la sentivamo troppo intensa annusando i vini e trovavamo che, con il suo odore aggressivo ed amaro, rovinasse il vero aroma del vino, che lo coprisse senza possibilità di godersi il profumo dell’uva.
La solforosa, anche chiamata E124 o solfiti, è un conservante che si trova oltre che nei vini anche in altre bevande e cibi, alla quale molte persone sono allergiche, spesso non sapendolo. Molti sintomi che si sviluppano dopo una bevuta eccessiva, come per esempio mal di stomaco, o mal di testa, sono causati da questa sostanza. Dopo alcune riflessioni, abbiamo cominciato a sperimentare nel campo dei vini senza solfiti, allora ancora inesplorato.
Oggi produciamo tre ottimi vini senza solfiti aggiunti tra rossi, bianchi e “orange”; tutti gli altri vini hanno solforose molto basse. Li spediamo in tutto il mondo e non hanno mai avuto problemi di conservazione.


Si rispetta la terra da cui proviene la vita. Così si preserva l’ambiente, gli esseri umani e gli animali che vi abitano, le falde acquifere e l’aria.